Potenza di sistema
La
Potrebbe farlo. Affondare gli pneumatici nell’asfalto come artigli e infilare ogni curva urlando di gioia. Potrebbe, ma è l’ora di portare i bambini a scuola. Silenziosamente e con spinta elettrica, così iniziano questi viaggi. Si sa, ha avuto una buona educazione ed è abituata ad adattarsi alle circostanze.
È arrivata la nuova
Motore elettrico e motore termico lavorano a stretto contatto. Il generatore elettrico da 70 kW (95 CV) alloggia fra il V6 a combustione e il cambio automatico a otto rapporti Tiptronic S. Una vicinanza che facilita un rapporto simbiotico: il motore elettrico affianca il propulsore a combustione in quasi tutte le situazioni. Se la marcia richiede un massimo di accelerazione, i due gruppi di trazione sommano le loro forze generando una potenza complessiva di 306 kW (416 CV). Quando l’andatura è più tranquilla, e sempre agli alti regimi, il motore a combustione dà più di quello che dovrebbe e permette di caricare la batteria del motore elettrico. Al contempo il motore termico gira a un regime e in un range di carico che favoriscono i bassi consumi. Del gioco di squadra fra i due motori il guidatore percepisce solo la spinta in avanti non la sua origine. «Un obiettivo importante del nostro progetto era che il guidatore non notasse il passaggio da una modalità di marcia all’altra», spiega Jörg Kerner, responsabile del reparto di sviluppo propulsori
Passiamo la stazione di servizio all’entrata del centro abitato senza fermarci. Il consumo di carburante calcolato nel ciclo combinato (NEDC) è di 3,4 litri ogni 100 chilometri. Nella guida quotidiana, caricando regolarmente il generatore, spesso si consuma meno. Sulle brevi distanze la trazione elettrica basta e avanza. Quando serve si fa il pieno di energia elettrica «verde» nel proprio garage con il caricatore universale
Un’auto con le prestazioni di marcia di una sportiva che emettesse meno CO2 di un’utilitaria con motore termico: un progetto ideato nel 2009 da un piccolo gruppo di ingegneri del Centro Ricerca e Sviluppo di Weissach. «Un’auto a trazione esclusivamente elettrica non rientrava nei nostri progetti», afferma Uwe Michael, uno degli iniziatori del progetto, all’epoca responsabile dello sviluppo elettrico ed elettronico. «Volevamo una soluzione compatibile con le esigenze dell’uso quotidiano», specifica l’ingegnere. La trazione ibrida convenzionale già sperimentata permette sì un sensibile risparmio sui consumi, ma i suoi risultati sono limitati dal fatto che la batteria si carica solo in marcia sfruttando e trasformando l’energia di frenata e il motore termico (trasferimento del punto di carico). Per mettere a segno nuovi record sulle strade di tutti i giorni l’auto deve poter viaggiare con la sola trazione elettrica più velocemente e per tragitti più lunghi. Concretamente ciò significa poter caricare la batteria esternamente, che questa abbia una maggiore autonomia e che il motore elettrico eroghi più potenza. La soluzione: il livello di tensione passa da 288 a 382 Volt, l’accumulatore NiMH è sostituito da uno agli ioni di litio. A ciò si aggiunge un caricabatterie che trasforma in corrente continua la corrente alternata della rete elettrica.
A maggio del 2010 il primo ibrido plug-in
Poco prima d’imboccare l’autostrada la
Basta premere un tasto e la trasformazione è compiuta. I programmi di guida messi a punto dagli ingegneri sono quattro. La partenza avviene sempre in modalità E-Power, con la sola potenza elettrica; quando la batteria è (quasi) vuota l’auto commuta in modalità ibrida e il motore a combustione assume il ruolo principale. A velocità inferiori a 154 km/h il motore termico si stacca non appena si rilascia l’acceleratore. Questo «veleggiare» senza perdita di trazione riduce ulteriormente il consumo di carburante. In modalità Sport il motore a combustione è sempre inserito e la batteria garantisce l’apporto d’energia sufficiente per assolvere il prossimo sprint con il massimo di potenza di sistema. La modalità E-Charge permette di caricare la batteria in ogni momento senza collegarla alla rete elettrica, ad esempio durante un viaggio in autostrada, per poi attraversare la città in modalità elettrica.
«Abbiamo discusso a lungo sulla strategia aziendale», spiega Kerner. Sarebbe stato senz’altro possibile sviluppare più programmi di guida. La 918 Spyder si avvale ad esempio anche della modalità Race e Hot-lap con la quale per un breve lasso di tempo la batteria high-performance viene sfruttata al limite delle sue possibilità. «Ma quest’auto ha un’indole diversa», dice Kerner. Oltretutto la trazione della 918 Spyder si distingue anche per l’architettura, perché ha due motori elettrici. Uno inserito fra il motore V8 e il cambio sull’assale posteriore, il secondo, che apporta 95 kW (129 CV) di potenza, sull’assale anteriore. Appena si richiama la coppia massima di 1.280 newton metri, la trazione sui due assi si trasforma in un grande vantaggio in termini di dinamica di guida.
Sia nella 918 Spyder che nella
Quando avvistiamo la meta il display multifunzionale segnala che la batteria è di nuovo piena. Si cambia in modalità E-Power. La
Testo Johannes Winterhagen
Motore: motore sei cilindri sovralimentato
Cilindrata: 2.995 cc
Potenza complessiva: 245 kW (333 CV)
Coppia massima: 440 Nm a 3.000–5.250 giri/min
Potenza complessiva motore elettrico: 70 kW (95 CV)
Coppia massima motore elettrico: 310 Nm a 0–1.700 giri/min
Potenza complessiva combinati: 306 kW (416 CV)
Coppia massima complessiva: 590 Nm a 1.250–4.000 giri/min
0–100 km/h: 5,9 sec.
Velocità massima: 243 km/h
Emissioni CO2 (combinato): 79 g/km
Consumo carburante (combinato): 3,4 l/100 km
Consumo energia elettrica (combinato): 20,8 kWh/100 km
Classe di efficienza: A+
Hybrid: Pioniere
Pietre miliari dello sviluppo delle vetture ibride, con motore a combustione ed elettrico
1900
Il costruttore Ferdinand
2010
Con l’uscita della seconda generazione della
2012
Circa un anno prima dell’inizio della produzione in serie la 918 Spyder, un prototipo di supercar ibrida, mette a segno sul Nürburgring un record sul giro di 6:57 minuti, che però l’anno successivo Marc Lieb riesce a surclassare di 17 secondi con una 918 Spyder in assetto di serie. Il concetto della trazione è basato sulla sportività: il V8 sportivo ad alto regime agisce sull’assale posteriore assieme a un motore elettrico. Su quello anteriore lavora un secondo motore elettrico. Questo tipo di trazione integrale garantisce una trasmissione sicura della potente coppia, che raggiunge i 1.280 newton metri.
2013
La