Fit for Speed
Forza, resistenza, sollecitazioni estreme: ogni anno i piloti ufficiali e quelli del nuovo vivaio GT
«Su, forza, Richie, mia nonna è più veloce di te!», è lo sprone che il trainer Othmar Moser dà al pilota ufficiale Richard Lietz, facendogli l’occhiolino. Sul pavimento del fitness studio Lietz sta facendo dei sit-up sotto il riverbero dei tubi al neon, formando una squadra con il compagno Frédéric Makowiecki. Del forte mormorio dell’impianto di climatizzazione i due non sentono nulla, visto che sono completamente concentrati sul loro allenamento. Già al secondo giorno del
«Fatto!», esclama il pilota juniores della
«Ben fatto, ragazzi», dice Moser. Come sempre, dopo ogni sessione di allenamento, i piloti e lui si battono il cinque a vicenda. «È fantastico che qui tutti possano allenarsi insieme una volta all’anno. Tre anni fa questo mi ha aiutato tantissimo a crescere all’interno del team, quando ero ancora pilota juniores», dice il 24enne pilota ufficiale danese Michael Christensen. «E a prescindere da questo, ci si diverte un sacco a torturarsi l’uno con l’altro», aggiunge, prendendo posto su una pressa per le gambe.
Innanzitutto i trainer testano la potenza massima. I dati raccolti vengono accuratamente inseriti nei piani di allenamento dei piloti e servono come valori di riferimento per i successivi esercizi di potenza. «Le ripetizioni le eseguiamo all’80 percento circa», spiega il prof. Frank Mayer. Mayer è direttore del dipartimento di medicina sportiva presso l’Università di Potsdam e tredici anni fa ha sviluppato il progetto del Fitness Camp per conto di
L’allenamento del mattino è terminato. Adesso è il momento del pranzo. «I piloti bruciano circa 5.000 calorie in circa sei ore di allenamento al giorno», dice Mayer. «E devono riprendere queste 5.000 calorie mangiando cose salutari e di qualità». Dopo la pausa pranzo sono previste corse ad intervallo all’aperto. Le superfici verdi vengono annaffiate alla perfezione, grazie a un sistema di irrigazione permanente. Per il 18enne pilota italiano Matteo Cairoli non è solo l’ambiente ad essere totalmente nuovo, ma anche questo genere di sollecitazioni. In questa stagione egli è stato promosso per la prima volta nella
Anche i problemini con la sicurezza dell’Aspire vengono rapidamente risolti. «Il campo da gioco riservato a voi non è attualmente disponibile perché in questo momento si stanno allenando i portieri della nazionale di calcio del Qatar», spiega l’addetto alla security. Ma poiché per l’allenamento dei portieri si usa generalmente solo una porta, viene trovata rapidamente una soluzione di comune accordo: gli artisti del pallone e del volante si dividono il campo da gioco. Dopodiché il gruppo della
Unico tra i piloti
Negli ultimi tre giorni degli otto totali del
Testo Oliver Hilger
Fotografie Michael Kunkel
Più in forma
I consigli per la guida sportiva del medico di squadra della Porsche
Guidare un’auto implica innanzitutto l’importanza di una seduta corretta. Bisognerebbe stare seduti in maniera stabile e in posizione eretta, di modo che sia possibile assorbire bene le forze che si manifestano durante la marcia. La tenuta laterale di un sedile sportivo si rivela di grande aiuto in questo caso.
Per una buona stabilità del busto andrebbero allenati regolarmente i muscoli addominali diritti e obliqui, i glutei e la muscolatura della schiena. In caso di guida fortemente sportiva, le sollecitazioni elevate mettono a dura prova la parte cervicale della colonna vertebrale ed è quindi consigliato anche allenare la muscolatura del collo e della cintura scapolare. Chi tende a sviluppare dolori alla schiena dovrebbe di tanto in tanto modificare lievemente la posizione di seduta durante il viaggio. I sedili sportivi adattivi o i sedili sportivi Plus, disponibili per quasi tutti i modelli
Proprio in caso di lunghi viaggi il maggiore aiuto è dato dalla capacità di resistenza di base. Un allenamento sulla resistenza di 30 minuti per tre volte a settimana lo considererei un ottimo allenamento. Una buona resistenza serve anche per la concentrazione alla guida. Inoltre ci si riprende assai più rapidamente dalle sollecitazioni di un lungo viaggio. Nella guida sportiva è anche importante bere a sufficienza.
In caso di stanchezza al volante ci vuole una cosa sola: dai 10 ai 15 minuti di pausa. In questo lasso di tempo bisognerebbe muoversi, bere e mangiare qualcosa. Un po’ di fruttosio sotto forma di frutta è l’ideale. Lo giurano anche i nostri piloti professionisti.