Partire dalla gavetta
L’uno ha vinto la 24 Ore di Le Mans al primo anno come pilota ufficiale della scuderia
Ci sono giorni e momenti nella vita di un pilota che non si possono dimenticare. Per Earl Bamber, uno di questi giorni è sicuramente il 14 giugno 2015 e la cerimonia di premiazione per la vittoria della 24 Ore di Le Mans rappresenta uno di questi momenti. Insieme ai colleghi di squadra Nick Tandy e Nico Hülkenberg, con cui aveva appena vinto al volante della
«È stata una sensazione straordinaria tenere in mano questo trofeo e venir acclamati da una folla simile», racconta il pilota venticinquenne originario della Nuova Zelanda. «Se mai ho sognato di vincere a Le Mans, questo sarebbe stato il momento in cui mi sarei svegliato. Questa volta invece il sogno continua nella vita reale». L’incredibile vittoria sul circuito della 24 Ore rappresenta, per ora, l’apice di una carriera fulminea iniziata come pilota
Bamber è sempre stato un pilota di talento. E la sua carriera, iniziata nel karting nel 2004, ha ricevuto la spinta decisiva grazie al sostegno
Lo Scholarship Programme, promosso da
Le vittorie, però, si ottengono in team ed è per questo che
«L’automobilismo – e la
«È vero», conferma Steffen Höllwarth, «ma è veramente divertente lavorare insieme e vedere i suoi progressi». Höllwarth si riferisce al fatto che Bamber è pilota ufficiale della scuderia
Frank-Steffen Wallinser sottolinea inoltre l’importanza dei campionati monomarca
E Höllwarth e Bamber dimostrano giornalmente cos’hanno imparato facendo la gavetta in
Testo Claus-Peter Andorka
otografie Bob Chapman