La corsa è la vita
… il resto è solo attesa. Nessun’altra vettura sportiva GT odierna incarna meglio della
Come biposto a motore centrale, la
Da questo punto di vista, la
La base della Clubsport è la GT4 e concretamente per il 2016 questo significa: 238 kW (385 CV) di potenza a 7.400 giri/min, 1.340 chilogrammi di peso a vuoto, cambio manuale a sei marce. Appena sotto questa superficie, fusa in una silhouette unica, va intuita la nuova Clubsport ovvero, piuttosto, va apprezzata: una linea invariata rispetto alla GT4, uno spoiler posteriore leggermente modificato, ancora una volta una potenza di 385 CV in una cilindrata di 3,8 litri, cambio PDK a sei marce, però impostato con innesti più rapidi, e 295 km/h di velocità massima. Grazie a una opportuna «dieta», un peso a vuoto di 1.300 chilogrammi tondi, componenti del telaio e freni dalla 911 GT3 Cup e un differenziale autobloccante meccanico ottimizzato. Un pacchetto che avrebbe reso felici il fondatore e suo figlio.
La
A parte questa filosofia di cambiata high-tech, la GT4 Clubsport è puristica in modo radicale. Naturalmente, l’avantreno della 911 GT3 montato nella Clubsport migliora ancora lo sterzo e la stabilità alle alte velocità, e, ovviamente, i sistemi ABS e PSM sono stati tarati per l’aderenza ottimale degli pneumatici slick con intense prove di guida sui più diversi circuiti. Inoltre, la Clubsport praticamente sfiora la carreggiata e rispetto alla versione da strada della GT4 è ancora più ribassata sull’asfalto: davanti di 29 millimetri, dietro di 25. Il nucleo centrale della GT4 Clubsport non consiste poi nell’elettronica e nei sistemi di regolazione, fin dove questi siano ammessi dai regolamenti GT delle diverse serie. Il baricentro della
Fino al termine del 2015 i prototipi hanno svolto per ogni vettura oltre 17.000 chilometri di test e 180 ore di prove di guida sui più diversi circuiti, per offrire la miglior auto sportiva possibile a piloti esperti e a gentleman driver. Sono offerte tre diverse dimensioni del serbatoio: di serie 90 litri e poi il serbatoio di sicurezza FT3 da 70 o 100 litri, a seconda del campo di impiego. Con la versione base la GT4 Clubsport è al via nel campionato VLN tedesco sulla pista Nordschleife del Nürburgring, nel British GT Championship, nella
Ma insomma, come si comporta la versione da corsa della GT4 in confronto alla sua sorella da strada, la non proprio lenta GT4? Nettamente più agguerrita, come un chili piccante in salsa messicana, speziato con abbondante pepe di Cayenna. Da pilota ti ritrovi allacciato, collegato e cablato alla macchina. La cintura a sei punti ti lega a un sottile sedile a guscio, direttamente avvitato alla nuda lamiera. Il volante come unico mezzo di comunicazione con l’esterno, piccolo, antisdrucciolevole e con tasti in fibre di carbonio per il PDK. Gli pneumatici slick senza battistrada reagiscono al più piccolo movimento del volante e sviluppano l’aderenza molto velocemente. Da vettura a motore centrale, la GT4 praticamente vola oltre le curve: frenata, sterzata, passaggio fulmineo e infine accelerata, il tutto in un unico movimento fluido, paragonabile a un servizio della tennista Maria Sharapova. La Clubsport è ancora più agile della versione da strada. Ancora più nervosa, più danzante, con un sapore addirittura più forte del piccante. E quindi dal gusto perfetto per i suoi destinatari: piloti esordienti alla loro prima vettura da corsa GT e la generazione dei gentleman driver quarantenni maturi, come l’attore Patrick Dempsey.
La
Autore Eckhard Eybl
Fotografo Victor Jon Goico