GT3
Senza compromessi: la
A – Impianto di aspirazione
Come i motori da corsa della 911 GT3 R, 911 Cup e 911 RSR, anche il propulsore della 911 GT3 è un aspirato, concepito per girare ad alti regimi. Nell’impianto di aspirazione a geometria variabile di nuova concezione, in materiale composito leggero, ora sono integrate due valvole di risonanza, anziché una, come nel modello precedente. A seconda delle sollecitazioni e dei regimi richiesti dal pilota, queste si aprono singolarmente o insieme e danno all’auto una curva di coppia di gran lunga più corposa rispetto a prima. Un effetto collaterale positivo di questa tecnologia sta nell’efficienza dei cambiamenti di portata dell’alimentazione che comporta vantaggi in termini di consumi.
B – Monoblocco
Attriti ridotti ed elevatissima resistenza: le canne dei cilindri del nuovo motore sei cilindri boxer da 4,0 litri sono dotate di un rivestimento al plasma. Insieme all’azione dei pistoni forgiati e fosfatati di peso ridotto, si ottengono vantaggi nel consumo d’olio.
C – Azionamento dell’albero motore
La spina dorsale tecnologica del motore della GT3 di nuova progettazione è costituita da un albero motore forgiato in lega di acciaio ad alta resistenza. Cuscinetti delle bielle allargati e supporti dei cuscinetti di banco di dimensioni maggiorate in combinazione con bielle in titanio ottimizzate nei pesi compensano gli alti picchi di pressione e conferiscono al sistema un’enorme resistenza. L’alimentazione centralizzata dell’olio per i cuscinetti delle bielle è stata ripresa direttamente dal motorsport. Un dettaglio tecnico già utilizzato nel motore a 12 cilindri della leggendaria
D – Testate dei cilindri
Come d’obbligo nei propulsori da corsa di razza, anche il nuovo motore della GT3 è dotato di un azionamento fisso delle valvole della distribuzione. Al posto del recupero idraulico del gioco delle valvole, presente di norma nei motori di serie, qui vengono utilizzati i cosiddetti shim, degli anelli di spessoramento posizionati tra le camme e le aste oscillanti che garantiscono il gioco delle valvole necessario, eliminando così la necessità di una regolazione in un momento successivo. Masse in movimento ridotte e basse pressioni sulle superfici garantiscono un azionamento delle valvole ad alta resistenza e rendono possibili regimi di rotazione massimi fino a 9.000 giri, il che è ideale per l’uso stressante in pista. Le versioni da corsa del motore strettamente imparentate a questa raggiungono con le stesse componenti per l'azionamento delle valvole regimi di rotazione massimi di 9.500 giri alminuto. A seconda della richiesta di potenza del pilota, la gestione variabile delle valvole VarioCam regola il posizionamento degli alberi a camme di aspirazione e scarico. La gestione elettronica del motore tiene conto dei differenti regimi e delle condizioni di sollecitazione. L’effetto è un’eccellente guidabilità, ottenuta grazie a valori elevati di potenza e di coppia lungo tutto l’arco di erogazione del motore.
Text Frank Mühling
Illustration ROCKET & WINK