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37esimo Rally di Montecarlo, 25 gennaio 1968.
230 team provenienti da tutta Europa si radunano nel gennaio del 1968 al Rally di Montecarlo. Come al solito, i primi team danno forfait già durante la tappa di trasferimento verso il punto di raduno, nel Principato di Monaco. In Costa Azzurra si opera un’ulteriore selezione. Alla fine, alla tappa più micidiale e malfamata del mondo dei rally, prendono il via sessanta team: la «resa dei conti» finale sulle Alpi Marittime ghiacciate.
La prima vettura a prendere il via dalla rampa di partenza, posta davanti al Casinò di Montecarlo, è la Renault Alpine del leader Gérard Larrousse, a cui fa seguito il pilota ufficiale della
Ma la vittoria è lontana. È ancora troppo presto per abituarsi al pensiero. Sono infatti previsti ancora due passaggi sul Col de Turini e anche Larrousse è un combattente. Parte per primo e rischia tutto. I ruoli però si sono invertiti e il cacciatore adesso è divenuto la preda: il pilota francese deve recuperare 20 secondi. Ma anche Elford non fa il minimo errore. Eppure l’episodio decisivo non è riposto nelle mani dei due piloti: appena 200 metri dopo aver scollinato la vetta, ci sono alcuni spettatori che pongono la parola fine su questo duello. Hanno spalato della neve sulla strada e Larrousse passa a tutta velocità sul fondo scivoloso, perdendo per un attimo il controllo della sua Renault Alpine e finendo contro un muro. Fine.
Elford vince. Si tratta del più grande trionfo fino ad allora per la
Testo Thorsten Elbrigmann