Teoria dei colori
Questa
Chi rivolge a Barbara Sika e Daniela Milošević la domanda pubblicata qui a sinistra ricava dapprima un sorriso compiaciuto. Le due designer sviluppano per
Se in futuro saranno molti i guidatori della GT3 RS che al momento dell’acquisto opteranno per questa insolita colorazione non è ancora prevedibile. Al contrario, alle designer appare chiaro che il tono verde polarizzerà le preferenze. Così deve poter essere. E così deve pur essere. Perché il verde lucertola non è un colore comune, bensì un cosiddetto «colore per la comunicazione». «Con questo termine intendiamo proprio il colore in cui un modello speciale viene presentato nell’intera comunicazione», spiega Sina Brunner, che mette insieme il design con il settore vendite. «Questo colore si presenta come colore di punta al debutto mondiale dalla prima campagna pubblicitaria fino all’intera comunicazione del prodotto». E il compito più importante di un colore per la comunicazione non consiste affatto nel piacere a tutti. Deve piuttosto sottolineare la straordinarietà e l’unicità di una
Affinché questo accada, le designer del colore devono cogliere lo spirito del tempo, e questo oltretutto in modo visionario. Perché lo sviluppo di una nuova vernice – e quindi anche ogni nuovo colore per la comunicazione – dura parecchi anni. Un motivo al riguardo consiste nelle esigenze estremamente elevate poste da
Scelta meticolosa
Con i test, che hanno luogo su campi di prova allestiti appositamente in regioni desertiche, gli sviluppatori vogliono escludere che un nuovo tono di colore si modifichi in qualche modo nel corso del tempo. Oltre che esponendola alle intemperie, una nuova vernice viene verificata a fondo sotto molti altri aspetti – come la sua resistenza all’acqua salata o ai detergenti per cerchi. Per vetture sportive ad alte prestazioni come la 911 GT3 RS è anche di particolare importanza che la vernice sia il più possibile insensibile agli urti del pietrisco perché è assai esposta a questo rischio.
Tutte queste fasi di sviluppo e cicli di prova richiedono un proprio tempo. A questo scopo le progettiste procedono in tre fasi. Innanzitutto guardano la storia di una vettura. «Chi non conosce il passato, non può disegnare il futuro», afferma Barbara Sika. Le esperte dei colori analizzano pertanto dapprima tutti i colori per la comunicazione di un modello, dal momento della nascita fino alla versione direttamente precedente. «Per dare a ciascuna versione un suo colore inconfondibile, con il nuovo tono non possiamo tenerci troppo vicino al modello precedente», spiega Daniela Milošević.
Nella fase successiva i designer del colore abbozzano prime idee che discutono con la collega delle vendite Sina Brunner. Quale tono di colore si adatta bene al carattere della vettura, quale invece no? Infine i designer devono anticipare quale colore sarà di moda quando il nuovo modello arriverà sul mercato, qualche anno più tardi. «Una grande fonte d’ispirazione per noi è l’industria del mobile, che sviluppa i colori con altrettanto anticipo», dice Milošević. Un ulteriore strumento è fornito da una panoramica sui colori personalizzati ordinati dai clienti
Nelle diverse fasi il team distilla poi una proposta – un tono di colore possibile in più sfumature e con diversi effetti, ad esempio una vernice metallizzata o un pigmento perlescente. Le vernici vengono visualizzate su piccole lamiere e discusse in un team di esperti allargato, in cui convergono tecnici dai settori della produzione, sviluppo tecnico, design, vendita e marketing. «In questo giro ampliato chiariamo quali idee cromatiche siano effettivamente realizzabili», spiega Sina Brunner. A questo riguardo è importante anche lo sguardo dei designer su tutti gli altri materiali impiegati nella vettura. Perché un tono di colore può ancora essere ben adatto per la vernice esterna, ma alla fine deve armonizzarsi anche con gli interni con pelle, Alcantara® e ogni altro tessuto. Solo quando tutte queste questioni sono chiarite inizia lo sviluppo tecnico del colore per la comunicazione.
Come e perché un determinato colore divenga di moda è impossibile da spiegare. Ma è certo che vi sono cicli che si ripetono. Il settore della moda impone per lo più il ritmo. Successivamente i designer di accessori per la casa afferrano determinate tendenze, e poi l’industria del mobile. «Se si guarda la storia di determinati colori lungo i decenni, è possibile osservare con sorprendente regolarità che le tendenze sono sempre riprese dallo spirito del tempo attuale», dichiara Sika. Ne è un buon esempio il colore bianco che era molto amato come vernice per auto negli anni Settanta, negli anni Duemila invece divenne quasi un colore tabù e poi ha fatto ritorno negli anni Duemiladieci. Oggi è particolarmente amato per le vetture elettriche e come colore per la comunicazione dovrebbe trasmettere valori come purezza e compatibilità ambientale.
Con denominazioni come giallo semaforo o rosso rubino il colore si lega poi per sempre al modello cui è stato destinato. Il suo ruolo rimane a quel punto per lo più limitato alla pubblicità e alla comunicazione – ma non sempre. Così, ad esempio, il modello precedente della
Testo Laurin Paschek
Fotografie Rafael Krötz,